Bellissima Recensione per i QUIET CONFUSION
I Quiet Confusion sono un grande gruppo:probabilmente la più americana tra le band italiane;e con questo stile grintoso potrebbero far fortuna anche all’estero!
Un ottimo lavoro questo “Commodor”,da ascoltare a ripetizione e a volume rigorosamente alto:sarà anche solo rock & roll,ma ci piace da morire!
http://www.audiofollia.it/grande-rock-nel-nuovo-album-dei-quiet-confusion.html
75/100 per il disco dei NUT nel Report MADE IN ITALY!!!!
Prova di maturità superata con ottimi voti per i Nut giunti al secondo disco. Non solo un lavoro di conferma ma una sfida vinta nel trovare un nuovo equilibrio in una formazione passata da tre a due elementi e nella scelta di adattare la propria identità musicale dalla lingua italiana all’inglese. Sette brani di forte impatto nei quali la band affonda con decisione le radici verso il progressive ed il metal sperimentale: imprevisti e sorprendenti nei loro sviluppi suggestivi tra poliritmie e doppie voci, stratificazioni e momenti di distensione. Musica densa, molta sostanza, un disco che si distacca dalla massa e regge bene il confronto anche ampliando il ventaglio dei riferimenti oltreconfine. (Francesca Scozzarro)
http://doyourealize.it/report/
QUIET CONFUSION!!! Nuovo disco!!!
E' finalmente uscito il nuovo album della band veronese QUIET CONFUSION, "Commodor" e sarà un album di 9 pezzi. Per la band è il secondo disco dopo "Jungle" uscito a Luglio 2012 ed un EP uscito nel 2009. "Commodor", è stato registrato nell'inverno del 2013 al "Mellow Song Studio" di Verona,ed è stato scritto interamente dai Quiet Confusion e prodotto da Max Ear (OJM) e dalla Go Down Records. Per il lancio del nuovo album la band ha deciso di mostrare un'anteprima video di ciò che sarà l'albumregistrato totalmente in presa diretta con sonorità vintage, ma arrangiamenti moderni. All'interno del disco, a differenza del primo, si potranno notare sonorità che richiamano vari generi: rock, blues,funky e stoner.
Qui potete ascoltarlo in streaming:
http://www.quietconfusion.net/audio/
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Andatevelo a vedere!!
Altre 2 Ottime recensioni Per i NUT
Le nostre orecchie attente lo hanno ascoltato con piacere, promuovendo la loro proposta senza riserve.Sonorità piene e desiderio di allargare sempre gli orizzonti, in un viaggio che amalgama prog, metal, post rock e sperimentazione.
http://www.rockeisuoifratelli.
E' dal 2009, anno in cui la band pisana vide la luce, che i NUT riescono a sorprendere, passo dopo passo, per creatività, perizia tecnica e passione. Già il loro primo EP “Hapax” propose al pubblico italiano e d'oltremanica non una semplice promessa, ma una concreta realtà musicale. Grande personalità che riusciva a sviluppare temi cari ai primissimi Pink Floyd, ai Mogway o a certo Nu-Metal, riplasmandoli in materia del tutto originale dando forma ad una creatura del tutto nuova che, senza snaturare le primigenie fonti d'ispirazione, si proiettava verso orizzonti nuovissimi e intensi. “Gravità Inverse”, il loro primo album del 2011, ne è prova evidente. Non è certo un caso che ad esso abbiano partecipato figure quali Nicola Manzan (Teatro degli orrori, Bologna Violenta) e Marina Mulopulos (Almamegretta, Malfunk, Tilak) e che la produzione sia stata curata da Giulio Favero (One Dimensional Man, Zu, Teatro degli orrori). Una serie di cause e situazioni porta la band, dopo un periodo di silenzio, a riproporsi come duo e a dare vita, oggi nel 2014, a “Babylon”. Un concept album? Certamente, ma che va ben oltre una sterile raccolta di suoni, canzoni ed emozioni. Matteo Sciocchetto (voce, chitarra, basso e piano) e Matteo D'Ignazi (batteria, chitarra e sonorizzazioni varie) sviluppano ulteriormente l'idea madre regalandoci un album pregno di genio e affascinante ricerca sonora, misticismo e prorompente potenza esecutiva. Dall'iniziale Whisper alla conclusiva Addiction le sette tracce contenute in questo splendido album ammaliano la mente e scuotono il corpo con tessiture armoniche, giostre ritmiche e arabeschi sonici che spingono a più e più ascolti alla ricerca di gemme non ancora colte o delizie nascoste non ancora assaporate. Psichedelia oscura e pulsioni progressive, eruzioni metalliche che si sciolgono in onirici arpeggi chitarristici mai fini a loro stessi, bensì sempre parte, razionalmente studiata, di un tutto. Corpo e anima. Passione e spiritualità. Ottima la produzione curata dagli stessi NUT e da Marco Gorini che assembla ogni tassello sonoro in un mosaico affascinante e coinvolgente. Sarà davvero interessante vederli dal vivo quando il duo verrà affiancato da Luca Federighi alla chitarra, Giulio Lorenzini al basso e Filippo Cosci alla chitarra. Menzione doverosa alla bella confezione curata da Riccardo Zulato (Cikaslab.com). Un altro passo da giganti. Davvero un gran bel disco!
http://www.distorsioni.net/
2 Ottime recensioni per i NUT !!
Il tempo è tiranno e bla bla bla, mea culpa, sono in un ritardo mostruoso nella recensione di questo disco e chiedo scusa a chi di dovere. La cosa fantastica è che sono in ritardo nella pubblicazione non perché non ho avuto tempo di ascoltare “Babylon” o fossi svogliato, ma perché da quando mi è arrivato non c’é stato momento della giornata che non lo tenessi fisso a rotazione nel lettore, robe da demenza senile, lo so, ma i Nut mi hanno letteralmente tramortito e catturato, un po’ come quelli che dicono che sono stati rapiti dagli alieni, tanto per intenderci. L’album è un collage di 7 brani lisergici in cui ben si fondono post rock, schegge punk e psichedelia che rimanda in direttissima ai Pink Floyd del primissimo periodo. Il songwriting è qualcosa di dilatato oltre misura in cui, dando per scontati i riferimenti appena citati, trovano spazio accenni progressive rock, momenti di grande dark sound a tinte ambient e qualche vago accenno ad un certo metal più minimale e glaciale. Insomma, i Nut hanno tenuto fede al loro moniker che richiama una divinità egizia ed hanno inciso qualcosa di surreale e mistico, un prodotto unico ed inarrivabile che non potrà mancare nelle preferenze di chi cerca anche qualcosa in più di due accordi: immensi… (Aldo Luigi Mancusi)
http://brutalcrush.com/2014/01/08/ci-sono-dischi-che-ti-lasciano-tramortito-per-giorni-nut-babylon/
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"Back to Babylon": un invito inquieto ma suadente, un richiamo pericoloso ma irresistibile, ripetuto su ossessivi beat di batteria elettronica, accompagnato da sbuffi e da vocalizzi che vanno a comporre un solenne mantra. È questo particolare tappeto di suoni e voci, dispiegati in "The Return", che svela la vera anima del secondo album dei nostrani Nut (che non sta per "nocciola", ma per la divinità egizia incaricata di partorire il sole al mattino e di rimangiarlo ogni sera), dopo che i più serrati (e anche più canonici) otto minuti dell'opener "Whisper" ne fanno da vetrina alle caratteristiche stilistiche, un po' A Perfect Circle per le atmosfere, un po' Russian Circles per le circonvoluzioni e i manti di ritardi che soffocano le sei corde.
Un viaggio verso "Babylon", culla delle civiltà e ardita metafora di conflitti eterni, punto di partenza per la narrazione di drammi interiori, ricerche mistiche, ritorni alle origini finalizzati a ritrovare se stessi. Stati d'animo contrastanti, atmosfere opprimenti e vivide emozioni animano il lento ma inesorabile crescendo, lambito dagli archi, e le urla di terrore di "Chameleon" (con quell'intro che ricorda da vicino "Dare You" dei Leprous), la struggente "Daimon" e la sua lunga, semi-apocalittica coda strumentale, la delicata sospensione della brevissima "Δ".
Una produzione che ha l'acre retrogusto dell'amatorialità (la batteria si impasta, i delay si sgranano) e una prestazione al microfono in alcuni frangenti piuttosto barcollante (soprattutto nei momenti più intensi della conclusiva "Addiction", o in alcuni falsetti su "Hybris") rovinano soltanto parzialmente un'esperienza che ci sentiamo comunque di consigliare. Nel complesso, "Babylon" è un album solido e sfaccettato, che ha l'innegabile pregio di caricare di pathos ogni nota e di tenere sempre alta l'attenzione dell'ascoltatore, cosa poi non così scontata in un mondo alt-progressive-post che troppo spesso si bea e si compiace della sua inutile pedanteria e inconcludenza.
Recensione di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 08/01/14
http://www.spaziorock.it/recensione.php?&id=nut_babylon_2014
BLOTCH Night Festival - 11 GENNAIO ORE 22 - THE CAGE THEATRE
L' 11 Gennaio 2014 si terrà al THE CAGE THEATRE il primo BLOTCH Records Night Festival,
Per l'occasione si esibiranno dal Vivo:
Mr BISON per l'ultimo concerto prima di una meritata lunga pausa dopo il tour in USA;
NUT con l'esclusiva dei brani nuovi del nuovo disco "Babylon" in uscita il 15 Gennaio.
ELARA con il loro sound avvolgente ed una nuova coreografia di palco.
I Live partiranno presto!!22/22.30 al massimo, quindi vi aspettiamo Puntuali!!!
NUT "Babylon" Il nuovo disco!!!! In uscita il 15 Gennaio!!
BLOTCH è entusiasta di annunciare l'uscita del disco nuovo dei NUT " Babylon" per il 15 Gennaio 2014!!
I NUT a questo giro si sono superati, partorendo una creazione mistica ed introspettiva!!Ancora una volta riescono senza timore a creare un prodotto libero da ogni schema, un prodotto che riesce magicamente a creare delle immagini e dei paesaggi astratti durante l'ascolto, un disco che ti obbliga a sedere sul divano per riflettere, un disco che riesce davvero a scavare a fondo tra gli archetipi piu remoti.
l'11 li potremo vedere alla BLOTCH records Night Festival al The Cage Theatre in anteprima assoluta insieme a Elara e Mr Bison.
Ecco qui la copertina di BABYLON:
M.B.
Mr Bison | U.S. East Coast Tour 2013
Ecco le date del prossimo tour dei MR BISON:
Oct 24th | Manhattan, New York, NY @Arlene’s Grocery
Oct 25th | Albany, NY @Valentine’s
Oct 26th | Utica, NY @The Dev
Oct 29th | Pittston, PA @The Rattler
Nov 1st | Queens, New York, NY @Gussy’s
Nov 2nd | Jersey City, NJ @The Lamp Post
Nov 3rd | Long Branch, NJ @The Brighton Bar
Nov 7th | Brooklyn, New York, NY @Goodbye Blue Monday
Nov 8th | Brooklyn, New York, NY @Don Pedro
Nut | Nuovo album, nuova formazione
Babylon è il prossimo disco dei NUT. Scritto e suonato da Matteo D'ignazi e Matteo Schiocchetto, è attualmente in fase di mixaggio e uscirà il prossimo Gennaio. Ai due membri originali della band si sono aggiunti da pochi giorni Luca Federighi (chitarra nei Watzlawick e Fram To Oslo) e Giulio Lorenzini, bassista nei Ginevra.